Il perineo o pavimento pelvico: il lavoro per il recupero – rivitalizzazione – educazione – rilassamento del pavimento pelvico
Calendario 2017/2018
Date
da definire.
Orario delle Lezioni
09.30-18.30 con Pausa Pranzo leggerissima per non indirizzare troppe energie alla digestione e toglierle dall’area pelvica.
Luogo
via Prandina, 11 e 25.
Struttura del percorso
Sabato e Domenica per complessive ore 12 oppure masterclass o workshop al sabato mattina.
Quote di partecipazione al corso
€ 140,00 + € 25,00 di Tessera Associativa
Quota comprensiva di materiale didattico.
Al termine verrà rilasciato l’attestato di partecipazione della Scuola.
PAGA ORA L’ACCONTO
Il pavimento pelvico è un insieme di fasci muscolari che chiude in basso la cavità addominale e insieme all’apparato di sospensione, ovvero i legamenti che ancorano gli organi al bacino, sostiene i visceri che si trovano all’interno del bacino, circonda la vagina,la vulva, l’ano e sostiene utero, vescica e retto.
I muscoli e i legamenti garantiscono agli organi di mantenersi nella loro sede pur conservando una loro mobilità, inoltre garantiscono la continenza nei processi di minzione e defecazione.
E’ il pavimento del nostro corpo, senza di lui i nostri organi cadrebbero!
Esso ha una doppia funzione di contenere e lasciare uscire: durante la gravidanza dovrà sostenere il bambino, e durante il parto questa muscolatura dovrà distendersi e aprirsi affinchè il bambino possa nascere.
Questa è un’area di accesso alla donna ma anche la porta di entrata nel mondo per l’essere umano, è un luogo di contatto tra il prima e il dopo, qui avviene la trasformazione.
Il pavimento pelvico o perineo è una parte centrale del nostro corpo che detiene molta responsabilità nel determinare la qualità della vita delle donne.
E’ la parte più sconosciuta del nostro corpo nessuno ci dice che esiste il perineo, è la sede delle emozioni più profonde della donna: sede dell’inconscio, dell’istinto ed è legata a sessualità, riproduzione, evacuazione, respirazione.
Il perineo respira, si chiama anche diaframma pelvico è in connessione con gli altri diaframma del corpo quello respiratorio, bocca, testa, piedi.
Essendo la sua funzione principale quella di proteggere è estremamente sensibile ai segnali di pericolo, e si pone in stato di allarme, di difesa e si contrae.
Si chiude, si apre, piange, ride, prova paura, dolore, gioia, è una parte del nostro corpo molto carica emozionalmente legata al piacere, alla gioia, all’abbandono, spesso porta in sé esperienze di paura, angoscia inquietudine, dolore, inibizione, oppressione, violenza, panico.
Le sue cellule registrano l’esperienza vissuta, la sua sensibilità e la sua stretta connessione con l’inconscio, lo porta a subire tutti i condizionamenti della realtà sociale che la donna vive.
Quest’area estremamente sensibile e modificabile reagisce alle emozioni, alle sensazioni, ai sentimenti ai pensieri.
Ci dicono che basta chiuderla per tonificarla: MA NON E’ COSI’.
Ci dicono che per allenarla e non diventare incontinenti basta bloccare il getto di urina: MA NON E’COSI’, anzi questa pratica può provocare infezioni alle vie urinarie.
Nessuno ci dice che spesso invece è contratta e impaurita che è violata in mille diversi modi e ne paga le conseguenza:
- Che basta una visita brusca per fermare la dilatazione durante un travaglio
Che un rapporto sessuale non graduale ne causa microlesioni,
Messuno ci invita a percepirla nella sua sessualità
Dalla nascita dell’umanità ad oggi il pavimento pelvico ha una storia profonda e porta in sé l’esperienza femminile delle generazioni passate.
Molto presto le bambine imparano che il perineo è un luogo di tabù e proibizione.
La vita delle donne è scandita da cicli di natura sessuale, percepibili come sensazioni fisiche a livello genitale, del perineo, della vagina.
La storia delle donne, è la storia di come esse siano state tenute ferme attraverso il controllo del loro corpo, della loro energia sessuale, della loro potenza, del loro potere: pensiamo alle donne africane infibulate, le egiziane e del Sudan clitoridedomizzate, le donne occidentali, anche attraverso le mode, messe sui tacchi e la loro schiena si inarca, si contrae, si accorcia, si riducono le possibilità di movimento e il perineo si alza all’indietro invitante per l’uomo e con l’illusione di dominare dall’alto di qualche cm.
Bloccando e irrigidendo il corpo delle donne si agisce sulla loro mente le donne continuano ad essere profondamente condizionate dai modelli maschili.
Il perineo è il luogo dell’identità e dell’integrità della donna.
Il lavoro corporeo può consentirci di addentrarci di più in questi luoghi sconosciuti e farci connettere con la nostra forza e il nostro potere.
Il lavoro corporeo e in particolare sul perineo mantiene la salute e previene i disturbi legati all’ignorare questa parte del corpo: incontinenza, dolore perdita del contatto con la terra e con se stesse, ci consente di diventare consapevoli che parte del benessere degli organi pelvici è legata alla nostra capacità di sentirne le reazioni e di percepirne i confini muscolari.
Il pavimento pelvico della donna e dell’uomo sono costruiti nello stesso modo; la differenza sta nel bacino più largo della donna e nella sua apertura per il canale del parto, per questo motivo il pp femminile va incontro a una più facile debolezza.
La rete muscolare ha uno spessore più forte nel maschio, i diversi strati muscolari sono posizionati in entrambi i sessi nella stessa direzione, e i riferimenti ossei per l’iniziativa del movimento sono gli stessi. PUBE, ISCHI rami ischio-pubici e coccige formando una losanga, un rombo.
La ginnastica del pavimento pelvico senza macchinari porta giovamento a chi soffre di dolori durante il ciclo, a chi soffre di leggera incontinenza dopo il parto o in menopausa e oltre, a chi soffre di dolori durante i rapporti sessuali, a chi soffre di prolassi dell’utero o della vescica, a chi soffre di emorroidi.
Gli esercizi si possono imparare in sedute individuali o di gruppo. L’utilizzo di strumenti: spugne, palle, palline e di bande elastiche rende più leggere e divertenti le sedute.
In Italia, secondo la stima della Federazione Italiana Incontinenti ci sono circa 5 milioni di incontinenti, 3 milioni dei quali sono donne.
Nella vita di ognuno ci sono determinati momenti, in cui un’incontinenza può avere inizio: a seguito di una gravidanza, in menopausa, dopo interventi alla prostata.
Quindi la ginnastica pelvica è un modo di fare esercizio che può giovare sia alla salute dell’apparato sessuale femminile che maschile: per gli uomini infatti la ginnastica pelvica migliora sensibilità, coordinazione e contrazione, ed è ideale per superare problemi come l’eiaculazione precoce, mentre nelle donne rinforza i muscoli della vagina e quelli perineali.
Queste pratiche possono essere un ottimo coadiuvante ad una terapia medica.
E’ qui che dovrebbe iniziare la prevenzione in forma di ginnastica del pavimento pelvico.
In altri paesi europei viene proposta alla donna che ha partorito la ginnastica del pavimento pelvico, la sanità pubblica paga sedute di gruppo, con o senza bebè.
Con il cedimento degli estrogeni in menopausa cede anche la tonalità della muscolatura, si avvertono i primi sintomi di leggera incontinenza con la perdita di qualche goccia, per uno starnuto o una risata per esempio.
Se si interviene tempestivamente con la ginnastica si può benissimo rimediare.
Ciò vale anche per il maschio, anche se per lui i problemi di incontinenza tendono a manifestarsi con la terza età, quando la prostata comincia ad ingrossarsi.
La prevenzione offre comunque degli strumenti anche in caso di intervento alla prostata, prima e dopo l’intervento, inoltre gli esercizi per l’uomo servono a rafforzare i muscoli migliorando il controllo della vescica, dell’intestino e portando un maggior controllo sui tempi orgasmici durante l’atto sessuale.
E’ inoltre provato il miglioramento nelle problematiche erettili ad esempio nei casi di eiaculazione precoce.
Fondamentale è individuare il muscolo da esercitare, quindi, come nella donna, la presa di coscienza del luogo di lavoro non va trascurata.
La condizione fisica dell’incontinenza porta alla depressione e all’isolamento, anche con i pannolini migliori del mondo. Le sensazioni sono di vergogna, perdita di autostima, isolamento, ansia e altro. Non si salta più, si evita la risata, non si balla più, non si corre, perché c’è pericolo di perdere delle gocce.
La ginnastica del pavimento pelvico allena la rete della muscolatura alla base del bacino, che coinvolge anche gli sfinteri.
Eseguita con cura per 2 -3 mesi serve a migliorare, quando non a curare del tutto, in ogni caso previene un’incontinenza.
Si fa tranquillamente in gruppo o anche individualmente.
Alcuni esercizi assomigliano a esercizi conosciuti in altre circostanze, la particolarità però sta nell’intenzione, nella precisa esecuzione e nell’avviamento del movimento.
Importante è la prosecuzione dell’esercizio a casa per un certo periodo.
Migliorare una situazione sgradevole con la propria energia ed impegno aumenta notevolmente la propria autostima.
Questo succede anche con persone nella terza età.
Mantenere un perineo tonico vuol dire evitare episodi di perdita di urine, feci o gas, quando si tossisce, si starnutisce o si sollevano dei pesi, oppure evitare di avere la cosiddetta sindrome della chiave nella porta cioè l’urgenza di andare in bagno appena si arriva a casa anche se la vescica è stata svuotata da poco tempo.
Inoltre permette di non perdere liquidi o aria dalla vagina, e favorisce una buona sensibilità vaginale e orgasmica.
Nella vita di una donna ci sono dei fattori che incrementano il rischio di indebolire questa muscolatura mai volontariamente utilizzata,
Questi fattori di rischio sono la gravidanza, il parto ed infine la menopausa che con la carenza fisiologica di estrogeni può far perdere trofismo ed elasticità ai muscoli e ai legamenti.
A questo va aggiunto anche uno stile di vita sbagliato specie nella nostra vita frenetica, la zona pelvica è abbastanza sottoposta a tensioni causate da troppo lavoro, sentimenti di fallimento e delusione che molto spesso proviamo.
Il risultato è che enfatizziamo troppo Mula Bandha.
Quindi se questi muscoli non mantengono la loro tonicità le donne andranno incontro più facilmente a incontinenza urinaria, problemi sessuali e incontinenza fecale.
Questo è il luogo del muladhara il primo chakra.
“Lo yoga attribuisce al primo chakra il senso legato alla parte più antica del cervello, il rinencefalo, cioè l’odorato, quasi a sottolineare ancora il significato di antica origine del chakra.
E’ inoltre vi ricollega il piede, legato fisicamente al rapporto con la terra, e il parto, legato alla conservazione e perpetuazione della vita.
Da un punto di vista fisico possiamo individuare in questa zona il tratto terminale del midollo spinale e in particolare le radici sacrali del parasimpatico e il plesso sacrale.
Questa fascia neuro-vegetativa è legata effettivamente a quelle funzioni di parto ovvero la nascita; l’erezione e lubrificazione ovvero la possibilità di muovere energia sessuale verso l’alto o verso l’esterno (basso); la minzione e defecazione ovvero la possibilità di muovere energia di “rifiuto” verso l’esterno.
Inoltre, dal plesso sacrale partono i rami nervosi per le gambe (ad esempio il nervo sciatico) e per i piedi che pure sanciscono il rapporto dell’organismo con la terra, energia iniziale, associati a questo chakra.
Vi è pure una ghiandola esocrina, la prostata, presente nell’uomo ove avvolge la porzione più interna dell’uretra.
E’ composta da quattro grossi lobi (raggruppamenti ghiandolari): uno anteriore, due laterali, uno posteriore e il suo apice corrisponde esattamente al centro del perineo.
Anche nella donna esiste un punto, detto punto G, situato sotto l’uretra, a livello della parete superiore della vagina, che sembra essere associato al residuo embrionale della prostata.
Solo da poco cominciano a essere riconosciuti il ruolo e l’importanza fondamentali del secreto prostatico nel determinare l’”attivazione” degli spermatozoi, mentre è da tempo riconosciuta l’importanza della prostata e del punto G per la generazione dell’energia sessuale rispettivamente maschile e femminile.
Questi organi, infatti, sono riccamente innervati.
Perché l’energia sessuale vada verso l’esterno, generalmente ci deve essere anche la stimolazione di svadhishthana, il chakra successivo, legato più direttamente agli organi genitali, pene e clitoride; essi, stimolando l’eiaculazione e l’orgasmo, dirigono l’energia sessuale verso l’esterno, verso l’altro da sé.
A volte i segnali di un pavimento pelvico indebolito ci sono già prima della gravidanza, del parto e della menopausa ma non conoscendo questa parte del proprio corpo le donne tendono ad ignorarli perché magari sono solo piccoli problemi, scarsamente evidenti che però tendono a ingigantirsi dopo il parto e la menopausa.
Si pensa che questi siano disturbi normali, inevitabili che facciano parte della vita di una donna e quindi molto spesso non se ne parla neanche con gli operatori della salute anche per vergogna e imbarazzo.
Un perineo debole può portare anche alla discesa degli organi pelvici ovvero il prolasso dell’utero, della vagina, della vescica o del retto.
Circa il 20% delle donne con un età compresa tra i 25 e i 65 anni hanno esperienza di incontinenza urinaria.
Questa percentuale cresce soprattutto nel periodo perimenopausale.
Le donne pensano a questa muscolatura come a qualcosa di incontrollabile, ingestibile, invece gli esercizi oltre a permettere di conoscerla insegnano anche ad usarla volontariamente e a gestirla durante l’attività sessuale, ma anche durante bruschi aumenti della pressione intraddominale come durante episodi di tosse, starnuti o quando si sollevano dei pesi.
È importante prendere consapevolezza di questa muscolatura per imparare a riconoscere i sintomi e i segni di un pavimento pelvico indebolito, e per allenarla; in questo modo viene stimolato il cervello a ricordarsi che esiste il perineo e già in assenza di disturbi si può imparare una serie di esercizi che potranno essere utili durante la gravidanza o dopo il parto e durante la menopausa.
Purtroppo questa muscolatura come abbiamo detto è troppo spesso sconosciuta e dimenticata, la maggior parte delle donne ne viene a conoscenza solo durante la gravidanza o al momento del parto.
Parlare del perineo alle donne, permette di fornire informazioni sul proprio corpo, di conoscere dove sono questi muscoli, come sono anatomicamente e a cosa servono.
In questo modo si favorisce la presa di coscienza da parte delle donne di una parte del proprio corpo, il perineo, che rappresenta una muscolatura importantissima per mantenersi in salute, inoltre vengono forniti degli strumenti per conoscere lo stato di salute del proprio perineo, riconoscere i segni di indebolimento e chiedere aiuto.
Questa strategia rappresenta una prevenzione a comuni problemi dell’apparato uro-ginecologico e permette alle donne di prendersi cura di sé stesse in prima persona.
Inoltre esercitare questa muscolatura permette alle donne con sintomatologie intermedie di curare i propri disturbi e quindi migliorare la loro vita anche in termini di autostima e relazioni interpersonali.
Quindi esercitare la muscolatura è sia un metodo di prevenzione che di trattamento di alcuni disturbi uro-ginecologici, spesso da associare anche agli interventi più invasivi perché comunque anche la chirurgia lavora meglio su un pavimento tonico e vitale.
L’educazione perineale diventa anche un”Ars erotica” se gli esercizi proposti si inscrivono in un percorso di benessere e non solo di guarigione, (1) la donna recupera il suo senso di potere e si prenderà cura di sé con gioia e divertimento.
(1)La parola guarigione può avere molti significati: riprendersi dopo una malattia, non avvertire più sintomi di disagio, essere più in pace con ciò che si è, sentire che la nostra vita ha un senso anche di fronte alla sofferenza, riappropriarsi del proprio potere personale.
La guarigione richiede inevitabilmente l’esplorazione di diversi aree, da quella fisica a quella spirituale.
Avere il pavimento pelvico tonico allontana la vecchiaia e ci mantiene vitali anche da un punto di vista sessuale.
L’obiettivo è di diffondere, attraverso un lavoro teorico-pratico la conoscenza delle strutture pelvi-perineali in ogni età della vita femminile, e maschile fornendo ai partecipanti informazioni ed esercizi utili al corretto funzionamento ed allenamento di questa struttura anatomica, importantissima per la vita di ognuno.
Per facilitare il recupero del pavimento pelvico si possono utilizzare sessioni individuali in cui prima degli esercizi l’operatore effettua un trattamento specifico di cranio sacrale, shiatsu, bmc e allena la persona all’ascolto corporeo tappa importante per la trasformazione.
“Il mito della vagina passiva è proprio della nostra cultura. I muscoli genitali hanno invece bisogno di esercizi come qualsiasi altro muscolo.
E proprio come in qualsiasi altra parte del corpo, esercitando i muscoli genitali accresci il tono e la flessibilità e aumenti la circolazione verso il muscolo e il tessuto circostante.
Con l’aumento della circolazione, aumenta la sensibilità dell’area.
Nella letteratura erotica del lontano medio oriente, i genitali femminili vengono descritti come aggressivi e attivi…Le Yogini indiane – che ritengono l’area genitale contenga un’energia fondamentale, la Kundalini, che dev’essere stimolata e vivacizzata in modo che possa diffondersi lungo la colonna vertebrale ed attivare i centri dei plessi nervosi superiori – fanno esercizi vaginali da secoli – esercizi vaginali da eseguire quotidianamente per aumentare la forza e la sensibilità genitale.
Più i muscoli pubococcigei sono esercitati, più sensibilità e coscienza vi si sviluppa, più piacere riuscirai a provare.
Gli esercizi sono facili e possono essere fatti spesso e ovunque.
Nessuno se ne accorgerà.”
Tratto da “Si fa chiaro. Esercizi per il corpo e per l’anima” – Di Anne Kent Rush – Nuovi Editori, Roma 1979
Soggetti ai quali è rivolto il corso
- A tutte le donne di tutte le età dalle adolescenti, alle donne in gravidanza, alle donne che hanno già partorito, alle donne che si avvicinano alla menopausa e a coloro che lo sono già da qualche anno
A coloro che soffrono di mal di schiena
Alle coppie che vogliono raggiungere attraverso l’acquisizione di consapevolezza il massimo piacere nella vita intima
Alle donne e agli uomini che praticano intensa e usurante attività sportiva (ciclismo, corsa,ippica)
Agli uomini che hanno costante ipertono pelvico che porta ai disturbi sessuali
Prima e dopo un intervento alla prostata
A persone della terza età
Ad operatori corporei, ostetriche e fisioterapiste che vorranno a loro volta insegnare
Nel seminario verrà affrontata la teoria e l’apprendimento della maggior parte degli esercizi.
Si prevede una parte di conoscenza anatomica del bacino e del pavimento pelvico per facilitare il processo di presa di coscienza della regione perineale e dell’attività muscolare del pavimento pelvico.
Attraverso la visione di proiezioni anatomiche e l’uso di tabelle anatomiche (colorare l’anatomia) si acquisisce una conoscenza teorica che poi si trasformerà in consapevolezza corporea.
Si eseguiranno degli esercizi per imparare a contrarre volontariamente i muscoli cercando di eliminare le sinergie agoniste (adduttori, glutei) ed antagoniste (addominali, diaframma), l’uso di spugne, palle, palline, bande elastiche, matite colorate, renderà più leggero e divertente l’incontro.
Si impareranno esercizi “invisibili” che aiuteranno nella quotidianità sociale.
Si forniranno gli strumenti per valutare il proprio stato di salute perineale e gli esercizi per rafforzare e controllare questa muscolatura che potranno essere utilizzati a casa e in ogni periodo della propria vita.
Incontrarsi in gruppo permette di creare condivisione, raccontare il proprio vissuto perineale, inoltre permette di sentirsi meno soli e di capire che di incontinenza o di disturbi del perineo si può parlare e che si può migliorare la qualità della vita sotto tutti i punti di vista.
Solo individualmente si può aumentare la forza della propria muscolatura e si può fare solo con l’esercizio.
L’intervento chirurgico non potrà mai ridarci la forza.
Questo corso offre l’apprendimento di circa 30 esercizi in varie posizioni corporee che possono essere adatti alle esigenze dei partecipanti.
Sono esercizi semplici e molti sono invisibili, secondo le esigenze vengono utilizzati per la tonificazione o il rilassamento del pavimento pelvico.
Un pavimento pelvico rinforzato è fondamentale per prevenire prolassi dell’utero, vescica e retto, incontinenza urinaria da sforzo e d’urgenza.
La ginnastica del pavimento pelvico ha ripercussioni positive anche sulla spina dorsale e la postura.
In questo seminario potrai scoprire anche come funziona la tua matrice psico-spirituale.
Questa forza è una risorsa che ti sostiene, ti rivitalizza e su cui puoi fare affidamento per raggiungere qualsiasi obiettivo tu desideri realizzare.
A tutte le donne che vogliono svelare il proprio percorso di potere e saggezza nel mondo e comprendere come portarlo nella vita quotidiana.
Il potere femminile, la cui sorgente è nel corpo, attraverso il corpo parla: le mestruazioni sono la voce preziosa della consapevolezza femminile.
Il potere femminile non è un’esperienza riconosciuta e generalmente la ignoriamo.
Il femminile è stato represso a lungo, sia dagli uomini che dalle donne, ma sono state le donne a farsi carico di una spropositata sofferenza dovuta alla mancanza di quella voce intuitiva ed istintiva, la voce dell’anima, forte ma relegata nell’angolo meno fertile della psiche.
Scoprire che i nostri sintomi sono le porte d’accesso al potere, che sono strumenti di saggezza, e non è necessario soffrire per arrivarci.
Nel crogiolo del nostro ciclo possiamo raccogliere la saggezza e il potere che derivano dagli alti e bassi del nostro corpo, senza manipolarlo né giudicarlo, ma abbandonandosi al grembo creatore di una vita che ci permette di crearci e ricrearci ogni mese.
Nell’insegnamento teoria, esperienza pratica e riflessione si alternano sempre.
Questi suggerimenti non vogliono sostituirsi a quelli di un medico.
Consultare un ginecologo o un urologo è sempre la prima cosa da fare.
Queste pratiche possono essere un ottimo coadiuvante ad una terapia medica.